L’erasmus è un’iniziativa dell’unione europea partita nel 1987.
Trascorsi 20 anni dal lancio di questo progetto di studio all’estero possiamo senza dubbio affermare che le nuove tecnologie hanno cambiato molte cose.
Partendo dalla compilazione dei moduli per l’iscrizione all’erasmus fino alla ricerca della casa, internet ha monopolizzato tutte le varie tappe pre-partenza.
Infatti, oggi non è più necessario rivolgersi ad uno sportello amministrativo erasmus per avere informazioni e moduli da compilare.
Anzi, il personale universitario invita gli studenti all’utilizzo di internet; ogni università e nello specifico ogni facoltà è fornita di un sito web esclusivamente dedicato al progetto socrates-erasmus, nel quale è possibile avere informazioni di qualsiasi tipo e scaricare il bando per la presentazione della richiesta di partecipazione al programma di studio all’estero.
Alla partenza, i contatti con il professore-coordinatore erasmus sono molteplici, per quanto riguarda l’invio del piano di studi (la lista delle materie che lo studente intende frequentare all’estero) ed altri complicati passi burocratici; ebbene, tutte le comunicazioni con il professore suddetto avvengono tramite e-mail.
Prima della partenza, inoltre, l’università ospitante fornisce agli studenti, sempre per posta elettronica, una lista completa di alloggiamenti da visitare per facilitare le operazioni di ricerca della casa.
A questo proposito, dopo un’indagine effettuata su un campione di 25 studenti erasmus di varie nazionalità presenti nell’università Nova di Lisbona, possiamo affermare che il 70 % richiede espressamente una casa fornita di collegamento internet.
Il perché è molto semplice da spiegare: internet, oltre ad essere un aiuto e un supporto per lo studio, è una piattaforma utilizzata per comunicare sia con i propri familiari che con gli amici, un mezzo per non sentire nostalgia di casa e per ricevere notizie sulle vicende politiche e di cronaca del paese di origine.
Il perfetto studente erasmus deve dunque possedere un computer portatile, cuffie, auricolare e una web-cam, in modo tale da poter parlare e allo stesso tempo vedersi con parenti e amici ad un prezzo irrisorio.
Purtroppo non tutti gli appartamenti sono dotati di questo tipo di comodità e l’unico modo di ovviare all’installazione della rete web in casa è rivolgersi ad un “internet point”, pagando questo servizio a tempo, oppure l’università, navigando in rete gratuitamente.
Possiamo con certezza affermare che, comunque, per la vita universitaria nazionale e con maggior ragione per una esperienza di studio all’estero, il computer portatile e internet si stanno trasformando da semplici accessori a necessità.
Lorenzo Ghini